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Il Gaming è il nuovo modello di engagement sociale in Europa

Il gaming si sta imponendo come nuovo modello di engagement sociale in Europa. Pregiudizi e cliché negativi che gravavano nei confronti dei videogiocatori sembrano ormai superati. Oggi sono largamente apprezzati gli aspetti engaging e community del gaming. È la nuova forma di passatempo più popolare, con il livello di coinvolgimento sociale più alto degli ultimi anni. Un mezzo molto efficace per catturare l’attenzione e l’interesse delle persone di ogni età e genere, ad ogni latitudine.

 

Gaming nuovo modello di engagement sociale in Europa: la ricerca di Hearts & Science a Lucca Comics & Games 2023

Lo attesta la ricerca condotta da Hearts & Science, in partnership con Twitch, che ha interessato cinque Paesi europei: Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito.

Hearts & Science è parte di Omnicom Media Group, agenzia di servizi in ambito marketing, comunicazione e media.

La presentazione è avvenuta il 4 novembre in occasione dell’ultima edizione di Lucca Comics & Games 2023. È la kermesse fieristica italiana di maggior rilievo a livello europeo dedicata alla cultura pop. Nonostante eSports e videogiochi non siano tra i main-topics del Lucca Comics, è stato interamente dedicato ad essi un panel. L’evento è stato moderato dalla Branded Entertainment Agency FUSE e condotto da Emanuele Giraldi (Managing Director Hearts & Science). Sono intervenuti Emanuele Vietina (DG di LC&G), Carlo Barone (supervisor, brand management Riot Games), Antonio Jodice (CEO Magnet). Special guest, Giorgio Calandrelli, noto come Pow3r. famoso pro-player, content creator e seguitissimo streamer.

La ricerca comparativa di Hearts & Science ha indagato i trend del gaming come modello contemporaneo di engagement sociale.

 

I punti salienti della ricerca Hearts & Science

I risultati che emergono dallo studio fotografano l’attuale stato dell’industria videoludica e il coinvolgimento degli appassionati.

Nei 5 Paesi analizzati, i giocatori sono 123 milioni, pari al 38% della popolazione. Lo spettro di genere è quasi totalmente bilanciato: 50,3% maschi vs 49,7% donne.

Nel 2022, l’industria gaming europea ha registrato un fatturato di 32,9 miliardi di dollari, equivalenti al 18% del mercato globale.

Secondo la ricerca di Hearts & Science, nei 5 Paesi gioca mediamente oltre 1 individuo su 3. La Spagna è al primo posto, con un altissimo numero di videogiocatori. L’Italia è invece piuttosto indietro, verosimilmente per la ritardata attenzione al mondo videoludico.  Ecco i 5 trend significativi che rendono il gaming nuovo modello di engagement sociale in Europa, tema principale del panel.

 

Hearts & Science gaming trends report
Report di Hearts & Science sui nuovi trend del gaming: inclusivo, educativo, attrattivo e connettivo

 

  1. Il gaming nuovo modello di engagement sociale in Europa: è inclusivo

Il gaming è risultato inclusivo, indipendentemente da qualsiasi differenza sociale e culturale. I giocatori sono molto diversi e non più afferenti alla sola categoria di maschi GenZ. Il gioco coinvolge infatti uno spettro ampio ed eterogeneo di persone. È trans-generazionale e comprende tutte le fasce d’età: GenZ, Millennials e BoomerX. In particolare, la Spagna mostra una distribuzione piuttosto bilanciata tra Gen Z e BoomerX. Mentre in Francia, Germania e UK la quota della generazione più adulta è minore, ma comunque notevole. L’Italia rimane dietro agli altri.

 

Un altro aspetto molto rilevante scaturito dalla ricerca Hearts & Science è l’inclusività di genere. Infatti, in Francia prevalgono le giocatrici con oltre il 50% in tutte le generazioni. In Spagna vantano un 53% nei Millenials e nella Gen Z. In Italia è da notare un pareggio al 50% tra uomini e donne nella Gen Z.

 

  1. ll gaming nuovo modello di engagement sociale in Europa: è educativo

Play, have fun, compete and learn! Non si gioca solo per divertimento, passione, competizione, ma anche per imparare, nonostante questa motivazione registri la percentuale minore. Gli appartenenti alla GenZ sembrano generalmente più interessati, rispetto ai più adulti, a utilizzare i videogiochi come strumenti di apprendimento. Italia e Francia hanno il numero più alto di persone che utilizzano i videogiochi per imparare, rispettivamente 21% e 20%. In Italia, la percentuale scende al 9% per i Millennial e al 5% per i BoomerX.

Inoltre, come approfondiamo in quest’altro articolo, sono sempre di più gli studi scientifici che dimostrano i benefici dei videogiochi e  gli effetti positivi sulla persona, aprendo la strada a nuove interessanti opportunità.

 

  1. Il gaming nuovo modello di engagement sociale in Europa: è attrattivo

Il 54% dei giocatori considera il gaming pura attività di svago e intrattenimento. Per il 32% di essi è appassionante per l’aspetto competitivo, che li coinvolge per oltre un’ora al giorno.

Oggi, il gioco è intrattenimento interattivo per tutta la famiglia, analogamente alle programmazioni televisive in fascia oraria di massimo ascolto. La ricerca di Hearts & Science infatti definisce il gaming come un’attività che attrae. Il picco massimo di giocatori si registra dopo le 18:00, la fascia oraria corrispondente alla Prima Serata televisiva. Il “vero golden moment” in cui “il gaming si contende lo scettro di re del prime-time assieme alla tv”.

 

Questa rilevazione fa meditare gli osservatori sull’ingente volume di investimenti e sull’efficacia delle pubblicità trasmesse in quelle ore. Infatti, appare difficile raggiungere i videogiocatori che scelgono di dedicare le serate al gaming e non all’intrattenimento dei mass-media radiotelevisivi. Sarebbe evidentemente più produttivo proporre queste campagne pubblicitarie su nuovi modelli di comunicazione, come il gaming. I contenuti di YouTube, Twitch, Instagram o Tik Tok, sembrano ormai aver sostituito la televisione, salvo qualche programma preferito personalmente. Al posto dei protagonisti televisivi, percepiti “passivamente”, il pubblico sceglie il creator. Con lui può interagire nella community, usando linguaggio ed espressioni più vicini allo slang contemporaneo.

 

Riguardo alle piattaforme di gioco, lo studio di Hearts & Science rileva che VR e AR mostrano un trend in crescita nella GenZ, soprattutto inglese. Ma entrambe le tecnologie sono apprezzate anche dai Millennials. I BoomerX, invece, preferiscono utilizzare i tablet. L’Italia conta il 10% di videogiocatori su tablet in più rispetto alla Francia e il doppio rispetto a UK.

 

  1. Il gaming nuovo modello di engagement sociale in Europa: è connettivo

Un’altra qualità del gaming è essere un’attività aggregativa e socializzante, che consente l’allargamento della propria rete sociale con nuove conoscenze.

Analizzando le fasce d’età, emerge che il single player rappresenta ancora la modalità di gioco più amata, specialmente dai BoomerX.

Il multiplayer è la tendenza spiccatamente prevalente nella GenZ francese, spagnola e tedesca, rispettivamente per il 64%, 57% e 56%.

 

La ricerca suggerisce inoltre che ciascun titolo attrae una determinata fascia di pubblico. In particolare, i GenZ inglesi, italiani e spagnoli preferiscono MineCraft (46%, 36% e 31% rispettivamente). I Millennial scelgono FIFA/EA Sports FC (40% in Spagna; circa 30% nelle altre 4 nazioni analizzate) e SuperMario (sempre oltre il 20%). I BoomerX praticano il multiplayer come co-gaming giocando a Candy Crush, un successo con oltre il 27% nei 5 Paesi. Per questa generazione il co-gaming è anche una gradevole occasione per stare insieme con i nipoti.

 

Hearts & Science trend connettivo gaming
Report di Hearts & Science sulla connettività del gaming in Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito

 

  1. Il gaming si sta delineando come il nuovo modello di engagement sociale in Europa.

Da tutto ciò emerge una chiara tendenza: il gaming diventa la nuova efficace modalità di engagement sociale in Europa. Esso crea, insegna, attrae e unisce le persone di tutto il mondo in un’unica immensa passione. Commenta Emanuele Giraldi, Managing Director di Hearts & Science:

 

“Il gaming è il ‘Giochi senza frontiere’ del nuovo decennio, avvicinando persone di lingue e culture diverse tra loro. Lancio una provocazione: e se il gaming, nella sua dimensione virtuale, non facesse che creare nuovi spazi di scambio tra i popoli d’Europa contribuendo alla formazione di una nuova identità europea?

Io ne sono convinto. In questa dimensione virtuale l’Europa esiste già, costruita grazie ai gamer: giovani (e non) di Valencia, Strasburgo, Dresda o Manchester, i quali tra una birra, un trancio di pizza e una partita hanno costruito una comunità transnazionale, priva di confini e barriere culturali.’’

 

In conclusione

Una manifestazione culturale pop quale è Lucca Comics ha dedicato anche quest’anno uno spazio rilevante al mondo videoludico. Questo conferma l’importante mutamento di prospettiva già osservata nell’edizione 2022. I videogiochi si affermano all’attenzione del grande pubblico e coincidono con l’intrattenimento di massa. Un fenomeno culturale in evoluzione ormai storico e innegabile.

Dai dati presentati da Hearts & Science, emerge che il gaming si sta consolidando come nuovo modello di engagement sociale in Europa. Connette grandi fasce di popolazione in modo trasversale, affermandosi come un’attività ormai lontana da stereotipi.

È anche evidente come in futuro la popolazione di videogiocatori crescerà. In primis, per naturali questioni anagrafiche: le generazioni cresciute con i videogiochi rimpiazzeranno progressivamente quelle precedenti. Ma anche per i progressi nella semplificazione e accessibilità delle interfacce e la disponibilità di titoli sempre più ampia. Infine, per la capacità del gaming di soddisfare il bisogno di socialità e di intrattenimento.

 

Inoltre, oltre a giocare attivamente, si espanderà la tendenza ad assistere alle trasmissioni degli streamer sui canali tematici o YouTube. La figura degli streamer è in crescita anche in Italia e per molti giovani rappresenta una possibilità di lavoro.

Si conferma anche la visione del gaming come strumento consolidato e rilevante, non più sporadico, nelle strategie di marketing. I videogiochi sono diventati una forma di comunicazione tra generazioni e brand, che li considerano ormai un importante canale promozionale. Le aziende, infatti, puntano molto sulla grande opportunità offerta dal social gaming marketing, che consente di interagire con un pubblico eterogeneo, non più rappresentato solamente da giovanissimi, sempre in crescita e molto propenso all’engagement.

Il pubblico di videogiocatori italiano ed europeo rappresenta una vasta parte della popolazione, distribuita trasversalmente per età e genere.

 

I videogiochi sono un settore su cui investire?

L’industria dei videogiochi ha conosciuto negli ultimi anni un significativo sviluppo numerico e qualitativo. Oggi domina il mercato mondiale tra tutti i mezzi di comunicazione e di consumo. L’investimento in questo settore è quindi effettivamente giustificato.

Ma in Italia è pressoché trascurabile, diversamente da altri Paesi che ne hanno percepito le potenzialità comunicative, culturali e attrattive.

Ad esempio, la Polonia e la Germania sono oggi protagonisti dell’industria videoludica europea. La stessa Unione Europea ha deciso di impiegare risorse nei videogiochi, con l’obiettivo di incrementarne significativamente la produzione nel continente.

 

Alla prossima, amici!

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