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Gaming in Italia: forte espansione, possibili risvolti sociali

Per redigere questo articolo sulla situazione del Gaming in Italia ci siamo avvalsi da notizie e dati, reperibili sul web, tratti principalmente dal Rapporto «Il valore economico e sociale dei videogiochi in Italia», curato da Censis e IIDEA e dal Rapporto annuale “I videogiochi in Italia nel 2021 – Dati sul mercato e sui consumatori” curato da IIDEA – Italian Interactive Entertainment Association – l’Associazione di categoria dell’industria del Gaming in Italia.

In un precedente articolo abbiamo parlato dell’industria del Gaming nel mondo, oggi invece ci focalizzeremo sul Gaming in Italia.

 

Continua crescita degli appassionati di Gaming in Italia: un settore economico in forte aumento con un potenziale sociale da valorizzare

Il mondo del Gaming ha continuato la sua crescita in Italia anche nel 2021. Nonostante le previsioni al ribasso rispetto ai numeri da record del 2020, il mercato del videogames, comprensivo di hardware e software fisico e digitale, ha sviluppato un giro d’affari di 2 mld e 243 mln di euro, +2,9% rispetto al 2020.

Considerati questi numeri, i risvolti sociali erano inevitabili e portano con sé innumerevoli benefici negli più svariati settori.

Vediamo ora alcune interessanti statistiche sul settore Gaming in Italia, successivamente parleremo dei potenziali benefici.

 

I numeri del settore Gaming in Italia

Vediamo ora un po di statistiche relative al Gaming in Italia. Partiamo dalla strumentazione hardware e software per poi parlare dei videogiochi più popolari.

Il segmento software si riconferma il più forte del mercato in Italia con un valore di 1,8 mld di euro. In particolare, 771 mln per il digitale (console e pc), 762 mln per le app e 267 mln per il fisico.

Il comparto hardware è cresciuto del +21,6%, grazie a console next gen e relativi accessori. Tali vendite hanno prodotto un fatturato di 443 mln di euro (+12,1% sulla precedente rilevazione).

 

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Quanti e chi sono i Gamers in Italia? Quali dispositivi e quali giochi preferiscono? Con quale frequenza giocano?

Secondo i dati del report di IIDEA, 15,5 mln di italiani hanno giocato ai videogiochi nel 2021. In particolare, il 35% della popolazione italiana tra 6 e 64 anni, il 56% uomini e il 44% donne. Le fasce d’eta prevalenti sono due: dai 15 ai 24 anni e dai 45 ai 64 anni.

La statistica dei dispositivi utilizzati in base all’età mostra che i giovani prediligono giocare su smartphone (40%) seguito poi in egual misura da PC (28%) e console (29%). Nella fascia senior, invece, l’uso delle console è meno diffuso prediligendo PC e smartphone.

Dei players italiani, il 27% gioca tutte le settimane. In media sono state dedicate 8,7 ore a settimana tra tutti i device, mezz’ora in più rispetto alla precedente rilevazione.

 

Quali sono i titoli del Gaming più venduti in Italia nel 2021 ?

I videogiocatori su console giocano soprattutto con videogiochi action e videogiochi sportivi, seguiti da giochi di ruolo, avventure e racing. I giocatori su PC, invece, preferiscono gli strategici e i giochi d’azione, seguiti da avventura e giochi di ruolo.

Di seguito riportiamo la classifica dei 10 videogiochi più comprati dagli italiani nel 2021 secondo il report di IIDEA:

  1. FIFA 22 (EA)
  2. GTA V (Rockstar Games)
  3. FIFA 21 (EA)
  4. Spider-Man: Miles Morales (Sony Interactive Entertainment)
  5. Animal Crossing: New Horizons (Nintendo)
  6. Minecraft: Nintendo Switch Edition (Nintendo)
  7. Assassin’s Creed Valhalla (Ubisoft)
  8. Call of Duty: Vanguard (Activision Blizzard)
  9. F1 2021 (EA)
  10. Super Mario 3D World + Bowser’s Fury (Nintendo)

Sottolineamo che, ovviamente, non sono presenti in questa lista i giochi free-to-play (cioè gratuiti) come Fortnite.

E’ in enorme crescita anche la popolarità degli eSports, di cui parleremo in questo articolo.

 

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Seppur non presente nella top 10, Fortnite rappresente uno dei videogiochi più apprezzati dal pubblico

Le categorie di giochi più diffuse in Italia

Non tutte le categorie di giochi attirano lo stesso numero di utenti. Le quattro seguenti risultano essere quelle più utilizzate rispetto alle altre, ma il settore è in continuo cambiamento.

  • Giochi di sport: tra i più diffusi troviamo giochi di calcio (come FIFA e PES) e giochi di macchine (come F1, Dirt Rally e Assetto Corsa). 
  • Giochi sparatutto: anche se l’Italia non registra lo stesso utilizzo di altri paesi, i numeri di questi giochi sono cresciuti a dismisura grazie alle ultime funzioni multiplayer che permettono di avere fino a più di 100 giocatori che giocano tra loro in una formula denominata Battle Royale
  • Giochi di strategia: una delle più antiche, ma continua ad appassionare un gran numero di utenti. 
  • Giochi di ruolo: categoria solitamente non competitiva e individuale, dedicata a chi ama immergersi nelle storie di cui è protagonista.

 

E nel 2022 com’è andata l’industria del Gaming in Italia?

Secondo quanto pubblicato da Teleborsa sul proprio sito, citando i dati dell’Osservatorio Digital Content – School of Management del Politecnico di Milano, il mondo del Gaming italiano, con oltre 1,5 miliardi di euro, registra per la prima volta una lieve contrazione (-1%).

Il settore aveva guadagnato nel 2020 una grande diffusione in seguito alle restrizioni pandemiche, ma, con la graduale eliminazione delle stesse, si è registrato un calo nel numero di giocatori. Ci si aspetta un consolidamento del mercato intorno ai risultati di spesa ottenuti nel 2021. Inoltre, ha un effetto negativo per lo sviluppo anche la crisi dei semiconduttori, che ha frenato il passaggio a console di nuova generazione. A questo si aggiunge la mancata regolamentazione degli eSports, che ha sicuramente il suo peso.

Inoltre, secondo Economia Italia, c’è grande possibilità che la domanda globale di videogiochi continui a crescere e che l’investimento nel settore dei videogiochi sia vincente a lungo termine. Fatti salvi eventuali non auspicabili colpi di scena inaspettati…

 

Qual è l’opinione in Italia riguardo il Gaming?

Andiamo ora a vedere l’opinine odierna sul Gaming in Italia. Possiamo subito notare un netto miglioramento rispetto all’antica opinione comune di considerare i videogiochi come una perdita di tempo.

 

Contributo al rilancio economico e ambasciatori del made in Italy

Il 54,2% degli italiani, (58,9% dei laureati), ritiene che lo sviluppo del settore dei videogiochi può dare un contributo al ritorno della crescita dell’economia nazionale, per il 59,4% il settore è in grado di generare tanti nuovi posti di lavoro di qualità, soprattutto per i giovani, per il 57,9% il talento e la creatività degli sviluppatori italiani renderanno il Gaming un ambasciatore nel mondo del Made in Italy.

 

Divertenti, inclusivi, semplici da usare, relazionali

Per il 71,6% degli italiani (85,9% dei giovani) i videogiochi sono divertenti perché fanno trascorrere il tempo in modo piacevole. Il 68,2% (82,1% dei giovani) li ritiene coinvolgenti, perché sanno far appassionare e trasmettono emozioni. Il 60,8% li trova facili da utilizzare perché intuitivi. Per il 52% (70,8% dei giovani e 58,6% dei laureati) aiutano a sviluppare abilità, come risolvere problemi o prendere decisioni velocemente. Per il 49,5% facilitano l’apprendimento di competenze specifiche.

Infine, per il 42,2% (65,7% dei giovani) sono socializzanti perché favoriscono relazioni e attività di gruppo.

 

I tanti benefici dai tanti possibili utilizzi: divulgazione, didattica, medicina, turismo

Per il 51,6% degli italiani (58,4% dei laureati) i videogames sono strumenti utili per la didattica scolastica. Il 44,9% (51,2% dei laureati) li trova molto efficaci per il trasferimento di competenze e la formazione professionale. Per il 59,1% sono ottimi per la divulgazione scientifica e la comunicazione di nozioni, studi e ricerche.

Il 57,9% sottolinea i benefici che potrebbero derivare da un maggiore utilizzo di videogiochi come strumenti terapeutici per la cura di disturbi e patologie specifiche e in generale nella sanità italiana, il 45,8% (57,6% degli imprenditori) li reputa utili per la selezione e valutazione delle risorse umane, in particolare per verificare specifiche abilità e competenze.

Per il 56,5% i giochi elettronici potrebbero essere utilizzati per promuovere territori o città, utlizzandoli come ambientazione.

 

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Firenze: una delle città più riprodotte virtualmente per merito della sua bellezza

 

Il fenomeno del game-tourism. Un’occasione per valorizzare l’Italia anche attraverso i videogiochi

Sembra crescere anche il game-tourism, ovvero la scelta di visitare città e paesaggi conosciuti virtualmente, perché ambientazioni dei videogiochi. Il database di IVIPRO (Italian Videogame Program) mira a valorizzare paesaggi e cultura italiani all’interno dei videogiochi. Viene costantemente aggiornato con le ultime uscite dei videogiochi ambientati in Italia.

Riassumendo, i videogiochi rappresentano una risorsa di grande valore in una molteplicità di ambiti anche molto diversi tra loro. L’estrema versatilità e la molteplicità di benefici che può derivare dal loro impiego, li rende non più soltanto un passatempo, ma veri e propri strumenti di miglioramento sia economico che sociale.

L’Italla è ancora in ritardo rispetto ai competitor europei per la vendita e il consumo di videoglochi, ma con straordinarie potenzialità di crescita.

Per tutte queste ragioni è ormai necessario e improrogabile un maggiore interessamento delle politiche pubbliche italiane verso l’industria del gaming.

Secondo le previsioni del Censis, ipotizzando un investimento pubblico nel gaming di 45 mln di euro in cinque anni (quanto previsto dal Pnrr alla voce “finanziamento delle piattaforme di servizi digitali per gli sviluppatori e le imprese culturali”), il fatturato delle imprese italiane del settore salirebbe a 357 mln di euro nel 2026.

 

Quali sono le fonti di informazione dei Gamers italiani?

I dati: la principale fonte di informazione sui videogiochi (34% dei casi) è ancora il passaparola tramite amici e parenti.

Il 24% dei videogiocatori dichiara di rivolgersi a siti generali di news e il 24% attraverso la TV. Più indietro i social media (22%) e YouTube (17%). I siti specializzati sono consultati dal 12% dei giocatori, seguite da altre fonti (11%), quali App Store Mobile e prove gratuite (10%), riviste e giornali (9%), siti come Twitch (6%), Online Communities & Forums (5%), Console Dashboard (4%), all’ultimo posto le newsletter via mail (3%).

 

Pillola

Nel mese di giugno 2020, IIDEA ha lanciato il portale informativo Tuttosuivideogiochi.it, dedicato ai genitori, agli educatori e a tutti coloro che vogliono conoscere meglio il mondo dei videogiochi.

Il sito mette a disposizione gratuitamente informazioni e risorse per comprendere e utilizzare al meglio i videogiochi. Guide, tutorial e raccomandazioni per scegliere i titoli più adatti in base all’età dei giocatori, per impostare i controlli parentali nelle principali piattaforme utilizzate e per monitorarne l’utilizzo.

Il portale si avvale di un team di collaboratori indipendenti esperti in diverse discipline come la psicologia, la sociologia o la pedagogia, che curano gli approfondimenti proposti dal portale su alcune tematiche di interesse comune per genitori ed educatori, come l’uso dei videogiochi in famiglia e a scuola, la tutela della salute, le possibili opportunità di lavoro nel settore.

I visitatori avranno anche l’opportunità di confrontarsi e interagire sul portale direttamente con degli esperti.

Tuttosuivideogiochi è un progetto realizzato e finanziato da IIDEA in collaborazione con PEGI S.A. (Pan European Game Information), organizzazione senza fini di lucro che gestisce il sistema paneuropeo di classificazione dei videogiochi.

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