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L’ecosistema eSports al Ministero della Cultura e alla Camera

Le Istituzioni culturali e politiche italiane aprono agli eSports! Due importanti eventi sull’ecosistema eSports italiano sono stati ospitati, rispettivamente, presso il Ministero della Cultura e la Camera dei Deputati.

Dopo l’ingresso degli eSports alle Olimpiadi del 2023, questo rappresenta un altro importante passo per il settore videoludico.

 

IIDEA – L’ecosistema eSports italiano al Ministero della Cultura

L’ecosistema degli eSport in Italia: inquadramento normativo, scenari e prospettive di crescita per il settore. È il titolo dell’importante evento svoltosi a settembre 2023 presso il Ministero della Cultura. È stato promosso da IIDEA per proporre interventi comuni volti alla valorizzazione e possibile regolamentazione normativa del settore.

Ricordiamo che IIDEA è l’associazione di categoria che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia. Lavora per promuovere gli operatori italiani in Italia e all’estero e per facilitare l’accesso al mercato italiano degli operatori stranieri. Realizza diverse iniziative per valorizzare il ruolo del settore nell’economia, nella società, nella cultura e nell’istruzione.

I principali operatori italiani e internazionali hanno esposto gli scenari del settore e proposto regole legislative per sostenerne la crescita.

Si è cominciato dall’importante risoluzione approvata a novembre 2022 dalla Commissione Cultura del Parlamento europeo su eSports e videogiochi.

La risoluzione riconosce il valore degli eSports, auspicando strategie politiche a lungo termine per sostenere e finanziare il settore. Ne evidenzia la differenza con lo sport tradizionale, vista la loro natura digitale e la protezione della proprietà intellettuale. Li definisce come parte non solo del settore videogiochi, ma più in generale del comparto della cultura e dei media. Considerando la natura “globale” degli eSports, propone di creare un visto specifico per giocatori e figure coinvolte nelle competizioni. Invita inoltre la Commissione a “sviluppare una carta per promuovere i valori europei negli eSports“, coinvolgendo tutte le parti interessate. La risoluzione non ha valore vincolante per gli Stati membri.

 

L’ecosistema eSports al Ministero della Cultura: difficoltà e possibili soluzioni

Dall’interessante dibattito tra istituzioni e aziende sono emerse le attuali difficoltà affrontate dalle imprese italiane del settore eSports. Vengono lamentate regole burocratiche e oneri notevoli rispetto alle imprese di altri mercati europei, come Francia, Spagna o Germania. Ne deriva una situazione di svantaggio competitivo nel mercato unico europeo.

IIDEA ha pertanto proposto raccomandazioni e misure ritenute indispensabili per superare le difficoltà e supportare lo sviluppo italiano. Ha auspicato che qualsiasi intervento sia rivolto principalmente a valorizzare l’importanza culturale, educativa e sociale dei videogiochi, inclusi quelli competitivi. E anche a rimuovere le barriere che attualmente ostacolano crescita e competitività. L’intento è attrarre investimenti ed eventi internazionali, permettendo alle imprese italiane di operare sul mercato estero in condizioni di parità. Le competizioni videoludiche dovranno svolgersi in linea con l’Europa, rispettando principi di libertà economica, tutela dei consumatori e dei minori.

Diventa pertanto sempre più necessaria una normativa specifica che regolamenti il settore in Italia. Eventualmente ispirandosi ad altri Paesi come Francia e Spagna, tra i mercati più competitivi in Europa per eSports e videogiochi.

 

OIES – Il White Paper dell’ecosistema eSports italiano alla Camera dei Deputati

All’incontro tra IIDEA e il Ministero della Cultura è seguito, a ottobre, un altro importante momento d’incontro. L’Osservatorio Italiano Esports (OIES) ha presentato a Montecitorio il White Paper degli eSports e del Gaming in Italia 2023”. Oltre 300 pagine di analisi e proposte frutto della collaborazione e del contributo di 70 operatori di diverse tipologie.

Il documento è una raccolta delle criticità che ostacolano l’evolversi, economico e culturale, del settore, e delle possibili soluzioni.

Il White Paper identifica e analizza sette aree di intervento strategico, ciascuna riferita ad un aspetto determinante dell’ecosistema eSports italiano: Regolamentazione, Professioni eSportive, Industria eSports, Inclusività e Sostenibilità, Promozione della cultura del gaming, Nuove Tecnologie e Sostegno agli Sviluppatori di Videogiochi. Dall’analisi sono derivate 10 proposte, illustrate dal CEO dell’OIES, per avviare azioni normative e strutturali per lo sviluppo del settore.

Grazie alla collaborazione della tech company KNOBS, il White Paper è stato trasferito in blockchain. Ciò ha consentito di certificare il documento come integro, autentico, immodificabile, non riproducibile e verificabile. Inoltre, presentare per la prima volta una pubblicazione in blockchain in Parlamento ha costituito un’assoluta innovazione.

Alla conferenza sono intervenuti alcuni personaggi di punta del mondo eSports italiano. Citiamo Giorgio ‘Pow3r’ Calandrelli, streamer seguitissimo in Italia con 4.6 milioni di follower e Nicolò ‘Insa’ Mirra, pro-player per gli Atalanta eSports. Nonché Giorgia Casciaroli, campionessa europea di eFootball. Hanno raccontato le proprie esperienze pionieristiche nel settore, sottolineando le difficoltà che i player italiani devono affrontare per potersi affermare. Ostacoli che impediscono una chiara definizione delle loro attività come lavoro.

 

Questi eventi testimoniano l’attenzione che le Istituzioni culturali e politiche sembrano voler mostrare nei confronti del settore eSportivo e videoludico.

 

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Giorgia Casciaroli, Nicolò Mirra e Giorgio Calandrelli alla Camera dei deputati

 

Un occhio all’Europa degli eSports

Francia: l’Ecosistema eSports Nazionale

La Francia, già nel 2016, ha introdotto alcune norme specifiche per gli eSports nel Digital Republic Act. In particolare, differenziando le competizioni eSportive dallo sport e dal gioco d’azzardo e chiarendo lo status lavorativo dei giocatori professionisti.

A gennaio 2023, diversi Ministeri afferenti a sport, tecnologia e cultura, hanno presentato il progetto di sviluppo dell’Ecosistema eSports Nazionale.

È una nuova strategia nazionale a lungo termine. Un punto cardine è la creazione di una struttura dedita all’eSports. Questa struttura avrà il compito di garantire il sostegno economico e finanziario degli attori del mercato dell’eSports. Nonché consentire alle realtà locali l’accesso a investimenti e agevolazioni fiscali e supportare squadre e giocatori. Dovrà collaborare con promoter di eventi, sviluppatori di giochi competitivi, tournament organizer. Altro compito della struttura è contribuire, a livello governativo, all’organizzazione di eventi nazionali e internazionali. Inoltre, il governo francese ha evidenziato anche il ruolo degli eSports come promotori di valori e benefici fisici e mentali.

Il piano di crescita ha anche l’obiettivo di creare manifestazioni mondiali di eSports collegati ai Giochi olimpici del 2024. Tra questi TRACKMania Games 2024 a Parigi che, nel 2023, ha ospitato il BLAST CSGO Major 2023.

A maggio, gli eSports italiani sono stati ospiti dell’Ambasciata di Francia a Roma, nell’ambito della Notte delle idee 2023.  Una serata pubblica, gratuita, di performance sportive e iniziative culturali su sport, sostenibilità e transizione ecologica. Agli eSports è stato dedicato uno specifico panel, intitolato “Anche questo è (e)sport”. Ha riguardato lo stato del settore e gli aspetti regolamentari in Italia, anche in rapporto alla Francia. Hanno collaborato le testate specializzate Esportsmag e Gioco News e Qlash, una media company del settore Gaming ed eSports. Inoltre, grazie a Qlash, gli oltre 1.000 visitatori hanno potuto saggiare gli eSports con dimostrazioni e prove con simulatori.

 

L’ecosistema eSports in Spagna

Nonostante l’assenza di legislazione specifica, la Spagna ha un ecosistema eSports privo di regole che possano ostacolarne lo sviluppo. Il regime normativo è poco vincolante verso manifestazioni competitive, premi e sistema fiscale. Tutto ciò ha favorito il boom del settore e ha reso il mercato spagnolo uno dei più eSports-friendly in Europa.

 

San Marino: la regolamentazione dell’ecosistema eSports

Anche la Repubblica di San Marino ha normato gli eSports dal punto di vista fiscale, giuridico e regolamentare.

Il “Codice degli eSports”, varato nel 2023, si rivolge alla comunità di operatori del settore: giocatori, squadre, associazioni, imprese, sviluppatori. Fornisce una linea chiara in tema di diritti e doveri, riconoscendo e regolamentando professioni, attività economiche e competizioni. Prevede l’istituzione di una Commissione eSports. La Commissione ha il compito di controllare e promuovere il settore e predisporre l’elenco delle discipline eSportive riconosciute dallo Stato.

La normativa prevede l’istituzione di un registro ufficiale per giocatori professionisti e organizzazioni che gestiscono eventi videoludici competitivi. Introduce inoltre norme su incentivi fiscali e agevolazioni alle imprese eSportive professionistiche per i compensi ad atleti e tecnici. Regolamenta anche i diritti d’autore e i contratti dei giocatori, spesso minorenni.

 

Gli eSports in Germania

Anche in Germania gli eSports sono tenuti in grande considerazione, ma incontrano ancora difficoltà ad essere riconosciuti ufficialmente. Nel 2018, il Governo Federale tedesco ha raggiunto un accordo per riconoscere gli eSports come sport ufficiale. Ma la Federazione Olimpica tedesca si è opposta a tale inclusione. La motivazione è che gli eSports non soddisfano i criteri per essere riconosciuti come attività sportiva.

Tuttavia, ciò non ha impedito al Governo di sostenere gli eSports. Nel Manuale dei Visti del Ministero degli Esteri, gli eSports sono stati classificati come un “evento di natura sportiva”.  Questo semplifica ai giocatori e al personale di supporto l’ingresso nel Paese per partecipare agli eventi.

Recentemente, un gruppo di personalità ed esperti tedeschi ha redatto un documento rivolto alle istituzioni politiche. Chiedono maggiore attenzione per rilanciare il settore e fare del Paese il centro europeo degli eSports.

 

Il rapporto IIDEA sull’ecosistema eSports in Italia – 2022

Riportiamo il rapporto annuale realizzato da IIDEA e Nielsen da cui emerge il consolidamento del settore eSports in Italia.

Infatti, 475.000 persone seguono quotidianamente eventi eSports (avid fan). Il numero cresce fino a circa 1.620.000 considerando anche coloro che li seguono più volte a settimana (eSports fan). Si tratta di un numero stabile rispetto alla precedente rilevazione. Gli appassionati sono principalmente uomini (63%) tra 21 e 40 anni con età media di 28 anni. Hanno livello di istruzione e reddito superiori alla media della popolazione.

Il 59%, inoltre, dedica da 2 a 7 ore alla settimana ad attività legate agli eSports. Il genere più giocato su console è quello sportivo, seguito da sparatutto, Battle Royale e MOBA. Infine, su mobile, prevalgono i titoli di strategia.

L’impatto economico complessivo (diretto e indiretto) stimato per il settore ammonta a 47–51 milioni di euro (+ 4%.vs 2021). Notevoli anche le possibilità per brand e finanze digitali: il 67% della fanbase dichiara di conoscere fan-token e NFT.

Leggi anche: eSports: cosa sono? Descrizione, numeri e curiosità

 

Il futuro degli eSports in Italia

Secondo l’ultimo studio della Rome Business School, gli eSports potrebbero diventare un fattore trainante dell’economia italiana. È stimato che il numero di appassionati raddoppierà entro il 2026.

Nonostante le difficoltà e lo svantaggio competitivo, la popolarità dell’ecosistema eSports italiano cresce e si consolida negli anni. Nel contempo, crescono anche professionalità e capacità imprenditoriale degli operatori del settore.

Ne deriva che questi incontri istituzionali sono un’opportunità fondamentale nell’ottica dello sviluppo e valorizzazione di questa forma d’intrattenimento che attrae un pubblico variegato e, in particolare, le nuove generazioni.

I passi da fare sono ancora tanti e il percorso è difficile. Ma certamente questi primi dialoghi collaborativi tra operatori, Ministero della Cultura e Camera dei Deputati forniscono gli strumenti conoscitivi necessari per poter prendere iniziative. Costituiscono quindi un buon viatico per superare le problematiche da più parti esposte. E anche per far diventare il settore eSports italiano sempre più competitivo e globale, come avviene in altri Paesi europei.

Occorre superare vecchie logiche e pregiudizi su eSports (e videogiochi), riconoscendone validità e opportunità culturali, educative, lavorative ed economiche.

Emblematico del vuoto normativo italiano è il recente caso delle sale LAN. Sono state chiuse nel 2022 perché (erroneamente) paragonate alle sale giochi tradizionali. Una scelta inaspettata e in controtendenza rispetto al resto del mondo.

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